Che cos’è la concussione ambientale?
Beh, sicuramente non si tratta di una fattispecie legata all’ambiente o al territorio circostante.
La concussione ambientale è una fattispecie di creazione giurisprudenziale e si realizza quando l’autore del reato convince la vittima che cedere alle pressioni o sottostare alle richieste del pubblico funzionario, sia esso pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, sebbene illecite, sia cosa buona e giusta e, anzi, costituisca una prassi consolidata nell’ambiente di riferimento e a cui adeguarsi.
Si tratta, quindi, di una prassi tacita: il privato, per ottenere una certa prestazione viene convinto della doverosità della dazione di qualcosa in cambio.
Nel caso di concussione ambientale, quindi, non viene realizzata alcuna condotta costrittiva, ma si lascia intendere al soggetto passivo che sia del tutto normale avvantaggiare un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, secondo una tacita consuetudine.
In questo caso non si può parlare di costrizione ma, più che altro, di manipolazione a credere che è una regola del sistema.
Peraltro, la stessa persona che asseconda ottiene un vantaggio, per cui non si può parlare di vera e propria concussione, tanto che la giurisprudenza tende a ricondurre la fattispecie in questione all’induzione indebita a dare o promettere denaro o altre utilità di cui all’art. 319 quater c.p.
Il soggetto agente, approfittando della prassi consolidatasi in maniera difforme dalla legge, abusa della sua professione per intimorire la vittima e farle credere che la dazione indebita di denaro o altre utilità sia in realtà la cosa giusta da fare.
Concussione ambientale: cosa dice la Cassazione
La Suprema Corte di Cassazione si è più volte pronunciata in tema di concussione ambientale.
In particolare, la giurisprudenza di legittimità ha precisato che l’istituto in questione non si configura qualora il soggetto privato si inserisca nel contesto di compravendita dei pubblici poteri, risultando abituale la pratica della tangente, poiché in tal caso non sussiste lo stato di soggezione del predetto. Infatti, costui tende ad assicurarsi vantaggi illeciti, approfittando dei meccanismi illeciti ed inserendosi nell’ambiente criminale di riferimento.
Ancora, la concussione ambientale va esclusa quando la situazione di abuso dei poteri da parte del pubblico funzionario è nota al privato, che comunque si determina a corrispondergli denaro od altre utilità per ottenere una serie di vantaggi non dovuti, non verificandosi nuovamente la prevaricazione di quest’ultimo da parte del primo.
Concussione ambientale: la definizione
Concussione ambientale: quale definizione?
Con l’espressione concussione ambientale si fa riferimento ad una figura di creazione giurisprudenziale, in virtù della quale il pubblico funzionario tiene nei confronti del privato un comportamento diretto ad alimentare nello stesso la convinzione di dover effettuare la dazione o la promessa di una somma di denaro o altre utilità, sulla scorta della prassi consolidatasi nell’ambiente di riferimento.
Quindi, rilevano due elementi in particolare:
- l’atteggiamento induttivo del pubblico funzionario;
- la compravendita dei poteri pubblici, contesto in cui si inserisce il soggetto privato per ottenere, tramite appunto la dazione o la promessa di denaro o altre utilità, un indebito vantaggio.
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