Delal è una giovane donna di origini marocchine, ma cresciuta in Italia ed oggi sposata ad un connazionale dal quale ha avuto uno splendido bambino.
La sua vita però non è stata sempre così serena.
Il padre era un uomo violento che costringeva la moglie a prostituirsi e picchiava selvaggiamente le figlie e chiunque gli si opponesse.
Fin quando, una notte, la ragazza, allora quattordicenne, dovette assistere al barbaro omicidio della mamma ad opera del padre.
Daver consumato il delitto, il Nabih, padre di Delal, fuggì con questa in Marocco.
Giunto nel paese di origine, decise di costituirsi per il delitto della moglie, invocando il delitto d’onore.
Ad oggi non è dato di sapere se realmente il Nabih abbia scontato una pena per l’efferato omicidio.
Nei prossimi giorni si celebrerà in Corte d’Assise a Milano il processo per omicidio.
Durante la trasmissione “I fatti vostri”, Delal racconta il drammatico vissuto e l’avvocato Francesco D’Andria, penalista del foro di Milano, che la rappresenta in giudizio, ci spiega perché solo dopo tanto tempo si riesce a celebrare un processo penale al fine di far condannare un assassino.
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