Il patteggiamento è un contratto che si viene a realizzare tra Pubblico Ministero e Difensore. Insieme saranno loro a negoziare il tuo futuro. Più il Difensore sarà abile, intelligente ed uno scaltro negoziatore maggiori saranno le possibilità che riesca a negoziare per te una bassa pena ma anche fare di più e cioè ottenere i cosiddetti benefici di legge ossia:

  • la sospensione condizionale della pena
  • la non menzione nel casellario giudiziario

Una volta raggiunto l’accordo tra PM e Difensore ci sarà un’udienza dove il Giudice deciderà se accogliere o rigettare il patteggiamento.

Ma quando non devi assolutamente patteggiare?

Quando hai delle carte a tuo favore, ossia quando puoi smascherare la falsa accusa della persona offesa o portare a giudizio dei testimoni che potranno confermare ad esempio un tuo alibi. Se pensi che questo avvenga in maniera naturale, sono qui per dirti che non sempre è così, non sempre si decide di non patteggiare anche quando si hanno degli elementi di prova a favore.

Questo spesso accade perché non sempre questi elementi di prova risultano chiarissimi ossia con una valenza oggettiva ma possono essere interpretabili e le paura prende il sopravvento.

Con il patteggiamento le persone hanno la sensazione di assumersi meno rischi ma bisogna ricordarsi che non sempre è così. Il mio consiglio in merito è quindi di valutare sempre in maniera oculata e ponderata, insieme al tuo Difensore, tutte le carte processuali e gli elementi che possono essere a tuo favore. Mai patteggiare a cuor leggero.

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Avvocato penalista Milano Francesco D'andria

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