Forse non lo sai, ma potresti essere messo sotto indagine e processato per un’ipotesi di droga parlata.
Questo avviene sulla base delle conversazioni di persone che hanno i telefoni sotto controllo.
In questi casi le sole parole potrebbero far germogliare un processo per droga.
Non ci credi?
Ti faccio l’esempio di quella spacciatrice di mia suocera.
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Bene, oggi parliamo di droga parlata.
Per droga parlata intendiamo quei procedimenti in cui NON è stata rinvenuta sostanza stupefacente, PUR TUTTAVIA la prova si fonda su conversazioni intercettate in cui si allude a traffici di sostanze stupefacenti.
Per farti comprendere il senso di quello che sto dicendo voglio portarti come esempio una normale conversazione che spesso e volentieri avviene tra me e mia suocera.
Ti faccio presente che questo caso raffigura perfettamente la realtà dei procedimenti penali.
Bene, esaminiamo questa conversazione.
– Suocera: Domani arrivo a Milano. Mi vieni a prendere alla stazione?
– Avv. D’Andria: Certo, lo sai che è sempre un piacere. Hai caricato la valigia?
– Suocera: Certo, ho una bella cosa. Tu già sai cosa TI porto.
– Avv. D’Andria: Eh sì ormai è diventato un appuntamento fisso.
– Suocera: Chili o grammi?
– Avv. D’Andria: Chili! Fai due chili. Così la conservo e poi la do un po’ in giro.
– Suocera: Così fai felice i milanesi. Io ti porto sempre roba buona.
Domanda: di cosa stavamo parlando io e mia suocera?
In un’ottica inquisitoria potrebbe essere: Marjuana? Hascih? Coca?
Ma va!
Stavamo parlando di… Mozzarella!
Sì perché mia suocera, quando viene da Salerno su a Milano, porta sempre con sé vagonate di Mozzarella fresca!
Ma vediamo cosa avrebbe scritto l’operante in cuffia che ha sentito la conversazione.
Devi sapere che l’uomo in cuffia redige il c.d. brogliaccio; ossia riporta, con atto scritto, la conversazione ed aggiunge una sua nota in cui spiega al P.M. il risultato di quel dialogo.
Risultato che non è altro che la sua interpretazione sulla conversazione intercorsa.
In questo caso presumibilmente scriverà:
“L’avv. D’Andria parla con una persona (con marcato accento del sud) proveniente da territorio presumibilmente campano, la quale asserisce di portargli una <<bella cosa>> (non è la prima volta. Lo fa sempre e con carenza periodica). Più specificamente, la persona chiede anche se l’avvocato vuole chili o grammi. L’avv. D’Andria risponde chili perché la deve cedere a terzi imprecisati un po’ per volta. Conclusione: con evidenza si tratta di sostanza stupefacente che viene portata a Milano per poi essere reinserita nelle piazze di spaccio del territorio milanese.”
Maresciallo, ma è mozzarella!
Maresciallo: Questo lo dirà al Giudice!
Managgia a quella spacciatrice di mia suocera!
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Bene, se ti è piaciuto questo articolo lascia pure un commento e ti risponderò.
Se vuoi espormi il tuo caso giudiziario chiamami, oppure scrivimi e sarò pronto ad ascoltarti e ad aiutarti…perché…
Io sono Francesco D’Andria e sono dalla tua Parte.