Cos’è il patteggiamento penale?
Si tratta sostanzialmente di un accordo sulla pena da comminare, cui giungono le due parti in causa, cioè l’imputato e il Pubblico Ministero.
Il patteggiamento penale è un rito speciale alternativo al giudizio ordinario e deflattivo del dibattimento perché può essere richiesto sia nel corso delle indagini preliminari che dell’udienza preliminare, evitando così di accedere alla fase dibattimentale.
È anche un rito premiale, dal momento che può comportare uno sconto sulla pena sino a 1/3, purché non venga superato il limite di 5 anni di pena detentiva (patteggiamento allargato), soli o congiunti a pena pecuniaria, limite che si abbassa a 2 anni nel caso di patteggiamento tradizionale o ristretto.
In ragione della premialità e della definizione anticipata del procedimento che tale rito comporta, in molti lo scelgono: basti pensare al famoso caso “Mafia Capitale” e all’ex componente del Tavolo di Coordinamento sugli Immigrati, Luca Odevaine, il quale ha avanzato richiesta di patteggiamento alla pena di 2 anni e 8 mesi per il reato di corruzione per l’aggiudicazione di un appalto per la gestione del Cara di Mineo, che peraltro ha ottenuto il consenso della Procura.
Nell’esame costi-benefici, l’imputato che sceglie di ricorrere alla via del patteggiamento penale dovrà tenere presente che a tale rito non seguirà l’istruttoria dibattimentale e, quindi, l’ammissione dei propri testi e tantomeno l’esame degli stessi o il controesame della persona offesa, né la possibilità di produzioni documentali e, in definitiva, di difendersi in giudizio e dimostrare la propria innocenza.
Tuttavia, l’imputato che sceglie questo rito potrà ottenere uno sconto di pena fino a 1/3, nonché ottenere l’applicazione di una serie di attenuanti, dalle generiche a quelle comuni, a seconda delle circostanze intervenute.
Informati ed approfondisci anche i temi relativi al patteggiamento, al patteggiamento allargato ed al calcolo della pena nel patteggiamento.
