Come avviene il calcolo della pena nel patteggiamento?

Calcolo della pena nel patteggiamentoAi fini del calcolo della pena nel patteggiamento da applicare occorre seguire un preciso ordine. Prima di tutto bisogna considerare le circostanze aggravanti ed attenuanti: in caso di concorrenza di più circostanze, si opera il primo aumento o diminuzione sulla pena base e, sul risultato così ottenuto, si effettuano i successivi calcoli.

Tale calcolo, operato sulla base delle circostanze, costituisce la base per la riduzione di pena fino a 1/3 prevista in caso di patteggiamento dall’art. 444 c. 1 c.p.p.: in particolare, la norma dispone che le parti “possono chiedere al giudice l’applicazione [..] di una pena detentiva quando questa, tenuto conto delle circostanze e diminuita fino a un terzo, non supera cinque anni soli o congiunti a pena pecuniaria”.

Ad esempio, Tizio è imputato del reato di stalking, ai sensi dell’art. 612 bis c.p. e ha risarcito il danno alla persona offesa Caia. La pena finale, pari a mesi 3 di reclusione e subordinata alla concessione della sospensione condizionale della pena e della non menzione nel casellario giudiziale, sarà così formulata:

  • pena base: mesi 6 di reclusione;
  • ridotta di 1/3 a mesi 4 di reclusione per l’attenuante del risarcimento del danno di cui all’art. 62 n. 6 c.p.;
  • ridotta di 1/3 a mesi 3 di reclusione per la diminuente del rito.

Se vuoi saperne di più, scopri anche cosa dice la legge sul patteggiamento, cos’è il patteggiamento allargato, e il patteggiamento penale.

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Avvocato penalista Milano Francesco D'andria

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