Avv. Francesco D'Andria

Gentile signora, il reato di molestie sessuali, abusi, sui bambini è uno dei reati più ripugnanti che possano esistere. È un crimine odioso e merita una condanna senza sconti sia per chi commette tale reato, sia per chi tenta di “coprire” l’abusante cercando di far calare una coltre di silenzio su tali episodi. Tuttavia, va […]

Ancora una Lite tra due coppie: questa volta in Via Ponchielli- Cassano d’Adda. “I miei assistiti sono vittime dei loro vicini” – afferma l’avvocato penalista Francesco D’Andria – “e lo dimostrerò in udienza”. L’ennesima coppia che si scontra, per far valere le loro ragioni.

Rissa tra vicini, due feriti. Ecco la notizia che si legge sulla Gazzetta dell’Adda. Ancora una volta il condominio si rivela come un luogo dove vengono covati odio e indivia. Questi sentimenti vengono covati fino a quando non sfociano in una lite violenta, inverosimile, impensabile. Ecco quindi la goccia che fa traboccare il vaso che

La scintilla che ha innescato la lite: “i panni stesi che sgocciolano”, molte volte in un contesto sociale come quello odierno, teso e frenetico, anche piccolezze come queste, ovvero dei panni stesi che sgocciolano, possono innescare una lite che culmina poi nell’inpensabile, cioè a coltellate. Questa è una tra le varie notizie che ormai riempono i

Prostituzione, sostanzialmente l’offerta di prestazioni sessuali in cambio di un compenso monetario. Viene chiamata prostituzione in qualunque contesto e orientamento sessuale. Intrinsecamente correlato alla prostituzione vi sono i reati di sfruttamento e di favoreggiamento, puniti dall’art. 3 n. 8 della legge n. 75/1958 criminalizza sia lo sfruttamento sia il favoreggiamento della prostituzione.

  Il reato di molestia. L’articolo 660 del codice penale punisce i comportamenti che turbano la vita e, di conseguenza, l’esistenza di una persona. Per configurarsi come un reato non è necessario che venga perpetuato nel tempo, ma è sufficiente una singola azione di disturbo. “Se è vero che quella via mail è una comunicazione

Si è tenuta davanti alla V sezione del Tribunale di Milano le conclusioni del processo riguardante il presunto abuso sessuale, molestie, commesso a Milano nel 2006 da un ex investigatore privato nei confronti della nipotina che, all’epoca dei fatti, aveva otto anni. La vicenda parte da una segnalazione ai servizi sociali di un’altra nipote dell’investigatore,

L’appropriazione indebita. Disciplinata dall’articolo 646 del codice penale, l’appropriazione indebita rientra tra i cosiddetti delitti contro il patrimonio e si configura quando un soggetto – allo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto – si appropria del denaro o di un bene altrui di cui abbia il possesso a qualsiasi titolo.

«NON PORTATEMI via mio figlio, ha bisogno di me». È un appello disperato quello che Clara Lazzaro, 46 anni, legnanese medico oculista molto stimato all’ospedale di Rho, lancia ai giudici del Tribunale di Milano. Che nel corso dell’ultima sentenza relativa al processo di divorzio dal marito – neurochirurgo in forze al Civile di Legnano –

MILANO – «Mamma sei bella come una rosa arcobalenata» scrive Jacopo in un biglietto per la mamma adottiva. E Jacopo (nome di fantasia) è un bambino come tutti gli altri. Ha 8 anni, vive nel Milanese, va a scuola, frequenta il catechismo. Solo che sembra condannato a non avere una famiglia. A otto anni è

Settegiorni Rho: straziante avermi strappato Francesco: l’Avvocato penalista Francesco D’Adria commenta così la decisione presa dal Tribunale: «Quello del Tribunale è un provvedimento estremo, c’è stata conflittualità tra la coppia ma dire che la signora non è una buona madre ce ne corre. Abbiamo fatto ricorso nelle sedi opportune».  La decisione del Tribunale ha lasciato

Il Mattino: <<Albano non rinuncia alla candidatura.>> di Gianni Colucci