Bancarotta fraudolenta significato e condanna

Bancarotta fraudolenta significatoBancarotta fraudolenta: quale significato? In Italia, il reato di bancarotta è collocato all’interno dei reati fallimentari. Tale reato si consuma nel momento in cui un imprenditore o una società, dichiarati falliti attraverso la sentenza dall’autorità giudiziaria, attuano comportamenti imprudenti che impediscono ai creditori di rifarsi sul patrimonio personale o sociale. Il presupposto della sussistenza del reato fallimentare è la sentenza dichiarativa di fallimento (art. 17 della Legge Fallimentare).

La sentenza dichiarativa di fallimento presuppone l’accertamento dello stato di insolvenza.

Lo stato di insolvenza si manifesta con inadempimento o altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.

Nel 1939, il criminologo Sutherland definisce il crimine economico, definendolo come un delitto compiuto da «una persona rispettabile, o almeno rispettata, appartenente alla classe superiore, che commette un reato nel corso dell’attività professionale, violando la fiducia formalmente o implicitamente attribuitagli».

Dal punto di vista criminologico, il reato a carattere economico si distingue dal reato comune a contenuto economico (come ad esempio il furto) in ragione di due elementi, necessariamente coesistenti:

1. profilo soggettivo dell’autore di reato, il quale possiede un’elevata posizione sociale e rispettabilità sociale;

2. La natura del reato: contesto professionale e violazione della fiducia di terzi.

Il criminologo statunitense Edwin H. Sutherland è stato il primo a coniare l’espressione “White Collar Crime”, identificando i reati commessi in campo economico, politico e professionale da soggetti che appartengono ad uno status sociale elevato. Si tratta, quindi, di lavoratori che non svolgono professioni fisiche o manuali e che “non si sporcano le mani” (quest’ultima categoria, invece, viene identificata come “Blu Collar”).

Nei white collar, vengono raggruppati professionisti come ad esempio medici, imprenditori, amministratori dell’industria… che apprendono tecniche e motivazioni di violazione dei regolamenti all’interno delle loro organizzazioni lavorative.

Attraverso la sua teoria, nel 1939, Sutherland ha messo in evidenza come la criminalità e i fattori criminali non riguardino esclusivamente i ceti socioeconomici inferiori: fino ad allora gli studiosi avevano la credenza che chi commetteva un reato era sicuramente una persona povera, senza istruzione e con un’instabilità emotiva. Ciò risulta utile per comprendere che il crimine non coinvolge solo una minoranza deviante, bensì anche una maggioranza normale: per queste motivazioni è risultato opportuno utilizzare un nuovo paradigma di studio della criminalità.

Si distinguono tre tipi di criminalità:

1) Criminalità reale: insieme di tutti i comportamenti illeciti commessi in un tempo e in un luogo;

2) Criminalità ufficiale: insieme dei reati denunciati alle autorità competenti;

3) Criminalità nascosta: comprende tutti i reati non registrati e/o sconosciuti.

Bancarotta fraudolenta e condanna: il white-collar crime

Bancarotta fraudolenta condannaIl white-collar crime viene definito dal criminologo Sutherland come il «reato commesso da una persona rispettabile e di elevata condizione sociale nel corso della sua occupazione», ponendo l’accento sul fatto che i soggetti che godono di uno status sociale elevato possono godere di un maggior potere politico o economico e, soprattutto, di una solidarietà di classe che permette di sfuggire più facilmente ad una condanna in modo più agevole rispetto agli altri tipi di delinquenti più comuni.

Nei white collar crime:

– La delinquenza si realizza negli stessi ambienti in cui si producono beni e servizi;

– Si produce ricchezza con i reati ma senza produrre alcun legittimo beneficio;

– Ha un costo sociale rilevante in quanto questi reati compenetrano moltissimi settori di produttività;

– L’indice di occultamento di questi reati è elevatissimo;

– Gli autori di reato godono di un elevato tasso di impunità.

Tali crimini sono: «falsità di rendiconti finanziari di società, aggiotaggio in borsa, corruzione diretta o indiretta di pubblici ufficiali al fine di assicurarsi contratti e decisioni vantaggiose, frode nell’esercizio del commercio, appropriazione indebita e distrazione di fondi, frode fiscale, scorrettezze nelle curatele fallimentari e nella bancarotta».

La condotta criminale in esame è misconosciuta poiché tende a nascondersi, a mimetizzarsi e a camuffarsi in quanto i colletti bianchi hanno i mezzi per occultare efficacemente la propria condotta criminosa, fornire informazioni erronee e stravolgerne il senso.

Il reato di bancarotta è inserito all’interno dei crimini dei colletti bianchi in quanto è commesso da un imprenditore durante la sua attività lavorativa per guadagnare un ingiusto profitto. Infatti, tale reato si configura quando un imprenditore o una società che sono stati dichiarati falliti, mettono in atto condotte discutibili per dissimulare le proprie disponibilità economiche reali oppure per impedire ai creditori di rifarsi sul patrimonio personale o sociale.

Oltre a conoscere, quindi, del reato di bancarotta fraudolenta il significato e la condanna, può essere opportuno verificare anche qualche informazione in merito alle fatturazioni false, alla bancarotta fraudolenta aggravata, ed alla bancarotta fraudolenta preferenziale.

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