Concussione significato e definizioneConcussione: significato e definizione. Qual è il significato letterale di “concussione”?

Concussione deriva dal verbo latino “concutere”, ossia “sbattere, agitare insieme”: la concussione è, quindi, stando al significato del termine “concussio”, una scossa violenta, un’agitazione.

Qual è, invece, la definizione di concussione?

La concussione è un reato contro la Pubblica Amministrazione: ai sensi dell’art. 317 c.p., il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altre utilità, è punito con la reclusione da sei a dodici anni.

N.B.!!! Chi sono il pubblico ufficiale e l’incaricato di pubblico servizio?

Devi sapere che la figura del pubblico ufficiale è disciplinata dall’art. 357 c.p. ed indica il soggetto esercente una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa. Ma cosa si intende per funzione amministrativa pubblica? Ecco, è pubblica la funzione amministrativa caratterizzata dalla formazione e manifestazione della volontà della PA o dal suo svolgersi attraverso poteri autoritativi o certificativi.

Sono pubblici ufficiali, ad esempio, gli appartenenti alle Forze Armate o alle Forze di Polizia, i capitreno e i controllori delle Ferrovie dello Stato, i dirigenti scolastici.

Il successivo art. 358 c.p. disciplina, invece, la figura dell’incaricato di pubblico servizio, ossia un’attività che, a differenza della pubblica funzione, manca dei poteri tipici di quest’ultima, ma non si riduce ad un’opera meramente materiale.

Sono pacificamente considerati incaricati di pubblico servizio gli impiegati presso gli enti pubblici.

Si tratta, quindi, di un reato proprio (che può essere cioè realizzato solo da determinate categorie di soggetti), dal momento che può essere commesso solo da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio, ed elemento costitutivo della fattispecie è l’abuso della qualità o dei poteri facenti capo al predetto.

Attualmente l’art. 317 c.p. disciplina unicamente la concussione per costrizione: si tratta di una modifica introdotta con la L. 190/2012, la cosiddetta Legge Severino. Prima di allora, la norma in questione contemplava sia la concussione per costrizione che per induzione: quest’ultima risulta ora disciplinata dall’art. 319 quater c.p.

Concussione per induzione: il significato

Concussione per induzione significatoConcussione per induzione, qual è il significato? Devi sapere che prima della riforma introdotta con la L. 190/2012 (cosiddetta Legge Severino) all’interno dell’art. 317 c.p. erano disciplinate due fattispecie di concussione: la concussione per costrizione e la concussione per induzione. In seguito all’entrata in vigore della Legge Severino, però, la concussione per induzione è, per così dire, trasmigrata nel nuovo art. 319 quater c.p., mentre la concussione per costrizione continua ad essere prevista e punita dall’art. 317 c.p.

Ebbene, cos’è la concussione per induzione?

La costrizione per induzione, ora induzione indebita a dare o promettere utilità, punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o promettere indebitamente a lui o a un terzo denaro o altre utilità. La pena prevista è la reclusione da sei anni a dieci anni e sei mesi.

Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità l’induzione deve consistere nella determinazione a dare o promettere, attraverso attività persuasiva o di suggestione, anche tacita, o tramite atti ingannatori.

Ad esempio, commette il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità l’agente di Polizia Locale che convinca il trasgressore del fatto che nessuna conseguenza gli deriverà dall’infrazione del Codice della Strada commessa, laddove gli corrisponderà una cospicua somma di denaro.

Ciò è dovuto al fatto che la libertà di autodeterminazione del soggetto passivo indotto non subisce la grave limitazione che si verifica in caso di concussione, nel qual caso risulta determinata dall’abuso costrittivo del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio, attuato mediante violenza o minaccia.

Ne deriva che l’unico soggetto offeso dal reato di induzione indebita risulta la Pubblica Amministrazione, lesa sotto i profili del buon andamento e dell’imparzialità, per cui non si ricade più nell’ambito di un reato plurioffensivo.

Concussione ambientale: la definizione

Ambientale definizioneConcussione ambientale: quale definizione? Hai mai sentito parlare di concussione ambientale? Vediamo in cosa consiste!!!

Beh, sicuramente non si tratta di una fattispecie legata all’ambiente o al territorio circostante.

Anzitutto, devi sapere che la concussione ambientale è una fattispecie di creazione giurisprudenziale e si verifica quando l’autore del reato convince la vittima che cedere alle pressioni o sottostare alle richieste del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio, sebbene illecite, sia cosa buona e giusta e, anzi, costituisca una prassi consolidata nell’ambiente di riferimento e a cui adeguarsi.

Si tratta, quindi, di una prassi tacita: il privato, per ottenere una certa prestazione, viene convinto della doverosità della dazione di qualcosa in cambio.

Nel caso di concussione ambientale, quindi, non viene realizzata alcuna condotta costrittiva: solo, si lascia intendere al soggetto passivo che è normale avvantaggiare un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio.

Insomma, una sorta di consuetudine. Un “Così si fa” o un “Così fan tutti”.

In questo caso non si può parlare di costrizione ma, più che altro, di manipolazione ad adeguarsi al sistema corruttivo.

Peraltro, la stessa persona che si presta all’elargizione in denaro beneficiando di quel sistema corruttivo, ottiene un vantaggio, per cui non si può parlare di vera e propria concussione, tanto che la giurisprudenza tende a ricondurre la fattispecie in questione all’induzione indebita a dare o promettere denaro o altre utilità di cui all’art. 319 quater c.p.

Il soggetto agente, approfittando della prassi consolidatasi in maniera difforme dalla legge, abusa del suo status di Pubblico Ufficiale per intimorire la vittima e farle credere che la dazione indebita di denaro o utilità sia in realtà la cosa giusta da fare.

Anche chi dà o promette denaro o utilità soggiace a conseguenze penali, sebbene più miti: difatti, tale soggetto è punito con la reclusione fino a tre anni: si tratta del reato di induzione indebita a dare o promettere denaro o altre utilità, disciplinato dall’art. 319 quater c.p.

Se vuoi, puoi scoprire di più anche su argomenti come la corruzione politica, la corruzione tra privati, e la corruzione di minorenni.

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Avvocato penalista Milano Francesco D'andria

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