Truffe phishing, smishing e vishing

truffa poste italianeTra le varie tipologie di inganno ai danni del consumatore, vi è la truffa con Poste Italiane. La truffa è un reato ai danni del patrimonio altrui eseguito mediante falsificazioni o raggiri, allo scopo di trarne un profitto illecito.

Tale reato è disciplinato dall’art. 640 c.p. secondo il quale “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.

La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 1.549:

1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare;

2) se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell’autorità;

2 bis) se il fatto è commesso in presenza della circostanza di cui all’articolo 61, numero 5).

Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un’altra circostanza aggravante”.

L’azienda Poste Italiane si occupa della gestione del servizio postale in tutta Italia.

Truffa online Poste Italiane: di cosa si tratta?

Truffa online Poste ItalianeTruffa online Poste Italiane: è un argomento che merita di essere preso in considerazione. Al giorno d’oggi la stragrande maggioranza della popolazione possiede uno smartphone, grazie al quale è sempre connesso ad internet e ha la possibilità di attuare pagamenti online, scrivere e ricevere e-mail.

Perciò, negli ultimi anni le truffe online Poste Italiane e anche le truffe via mail Poste Italiane, hanno raggiunto numeri altissimi.

Da questo fenomeno, purtroppo, non è stata esclusa la società di Poste Italiane, la quale è spesso vittima ignara di truffe a danno dei suoi clienti: i truffatori agiscono per via telematica fingendo di essere soggetti che lavorano per l’azienda chiedendo dati personali e, soprattutto, quelli del conto al fine di risolvere un problema (ovviamente inesistente).

Truffa mail Poste Italiane: eccone alcune tipologie

mail Truffa mail Poste Italiane. Esistono, inoltre, altre mail-truffa in cui si avvisa la vittima che le è stara bloccata la propria carta Bancoposta o Postepay a causa di un mancato invio di presunti dati e, subito dopo, compare un codice di sblocco attraverso un link e, se la vittima clicca, i truffatori cercano di scoprire i suoi dati.

Esistono diversi tipi di truffa mail Poste Italiane che vengono messe in atto:

– Phishing: si tratta di false e-mail che hanno l’obiettivo di scoprire i dati sensibili della vittima. Il truffatore invia un messaggio di posta elettronica identificandosi falsamente come l’azienda Poste Italiane. Il corpo del testo è un messaggio che induce la vittima a cliccare sul link inserito. Da qui, la vittima si connette ad un sito che risulta identico a quello delle Poste e gli vengono chieste informazioni personali, password e numeri di conti;

– Smishing: la truffa è portata avanti attraverso le stesse modalità del phishing ma avviene tramite SMS;

– Vishing: per verificarsi, la truffa deve essere compiuta telefonicamente.

La competenza nelle truffe online

La truffa online si attua nel momento in cui si procede ad acquistare un bene in rete. Tale truffa, può essere paragonata a quella contrattuale con aspetti, però, più critici. Infatti, risulta molto complesso individuare il luogo in cui il reato è consumato quando si tratta di truffe online che riguardano carte di credito come ad esempio Postepay.

Per questo motivo, la giurisprudenza ha individuato la competenza sulla base dell’ufficio postale in cui è stata fatta la ricarica della Postepay in quanto è in tale luogo che si verifica il danno al patrimonio della vittima e, quindi, del soggetto passivo. La Cassazione ha stabilito che bisogna accertare il luogo in cui la persona offesa ha subito il danno e non quello in cui il soggetto attivo ha ricavato un illecito profitto.

Come capire che si tratta di una truffa?

Il fatto che nel messaggio sia contenuto un invito a compiere un’azione velocemente è di per sé già un indizio di truffa: è ovvio che i truffatori mettano fretta alla vittima scelta così che, quest’ultima, agisca in modo avventato presa dall’ansia e/o dalla preoccupazione. La società Poste Italiane, infatti, non chiederebbe al cliente di compiere un’azione nel più breve lasso di tempo possibile, tantomeno utilizzerebbe toni sbrigativi nei confronti del cliente.

È utile, inoltre, prestare attenzione al modo in cui la mail viene scritta: può capitare che, l’autore di reato abbia scritto una mail non corretta dal punto di vista dell’ortografia e della sintassi. 

In caso di phishing, smishing e vishing, Poste Italiane comunica che:

– Non si dovrà rispondere mai al messaggio e non comunicare mai gli estremi della carta o il codice dispositivo della Home Banking per telefono;

– Qualora la carta Postepay o il conto fosse associato allo smartphone, non si dovranno mai comunicare i codici personali o temporanei;

– Bisognerà fare sempre attenzione al numero che chiama, potrebbe sembrare davvero quello delle Poste;

– Poste Italiane non chiederà mai i dati riservati delle carte di pagamento per cui quando verranno richiesti si dovrà cestinare subito il messaggio, l’e-mail o chiudere la telefonata;

– Si dovrà conservare con cura sia il codice dispositivo, sia il nome utente che la password senza renderli noti a terzi;

– Prima di eliminare la mail, inviare il contenuto del messaggio all’indirizzo [email protected].

Contattare un avvocato

Se la persona offesa ha cliccato sul link del messaggio o ha fornito i suoi dati telefonicamente, allora è caduta nel tranello del truffatore. La vittima, però, può difendersi bloccando la propria Postepay.

Ma, se questo non basta, deve presentare una querela alle forze dell’ordine presentando i documenti che attestano i pagamenti effettuati con la carta: per velocizzare la pratica esiste una piattaforma online per l’inoltro della denuncia tramite il web sul sito internet della Polizia di Stato e su quello dei Carabinieri.

Però, per completare la denuncia occorre recarsi presso l’ufficio di polizia così che la denuncia assuma valore legale. Successivamente, è necessario rivolgersi ad un avvocato competente e costituirsi in giudizio, richiedendo il risarcimento del danno. Scopri di più anche sulla truffa Paypal, sulla truffa processuale e sulla truffa Enel.

Bene se ti è piaciuto questo articolo sulla truffa poste italiane, puoi approfondire l’argomento legato a questo ed ai reati di truffa o se lo desideri, potrai contattare il nostro Studio Legale Penale a Milano ed essere essere assistito dall’Avvocato Penalista Francesco D’Andria.

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