Rito abbreviato significa essere giudicati sulla base degli atti di polizia, ossia sulla base di informazioni raccolte dalla polizia in fase investigativa.

L’atto di polizia è però un atto di parte, persegue un’ipotesi accusatoria, un’idea investigativa. Bisogna quindi chiedersi se un atto di polizia può parlare a favore di un indagato e soprattutto a favore dell’imputato quando questi atti nel caso di rito abbreviato non saranno più atti di indagine ma atti di materia processuale.

Se dopo queste mie parole stai pensando che convenga quindi andare sempre a processo e non farsi giudicare in rito abbreviato ti stai sbagliando. Nei casi di rito abbreviato lo Stato dà una sorta di premio a chi sceglie di non andare a processo e che si traduce in una riduzione di pena di un terzo qualora si venga condannati.

Ma attenzione con il rito abbreviato si perde la possibilità di difendersi adeguatamente nel processo penale, si perde la possibilità di contro esaminare il tuo accusatore e quindi non potrai fare domande a tuo favore e non potrai portare a giudizio i tuoi eventuali testimoni.

Ecco che il rito abbreviato non risulta essere la scelta giusta. Prima di scegliere se andare a dibattimento o fare il rito abbreviato devi assolutamente valutare tutti gli atti processuali insieme al tuo Difensore per comprendere quale sia la tua strada giusta.

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Avvocato penalista Milano Francesco D'andria

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