Non è reato andare ad una festa con poca droga, o meglio ad un “rave party”, questa è la decisione a cui è pervenuta nel 2013 la Cassazione.

Analizziamo meglio il caso. Dei giovani ragazzi sono stati “beccati” con sostanze stupefacenti mentre si recavano ad una festa. Precisamente erano stati ritrovati in possesso dei ragazzi 2.60 gr. di cocaina con principio attivo del 56% e 1.14 gr. di eroina con principio attivo del 40%.

Secondo la Corte d’Appello di Napoli i due ragazzi erano penalmente responsabili. attraverso il ricorso per Cassazione, la Corte ha avuto modo di analizzare la vicenda ed è arrivata alla decisione con la sentenza n. 24542 del cinque giugno 2013.

 La Corte di Cassazione, sez. VI penale, ha chiaramente affermato che: non è reato recarsi ad un “rave party” se le sostanze stupefacenti, droga, non superano le dosi giornaliere destinate all’uso personale: è irrilevante la presumibilità dell’uso di gruppo.

La Corte di Cassazione ha dunque ribaltato la decisione della Corte d’Appello di Napoli basandosi sulle quantità irrilevanti di sostanze, nei limiti delle dosi giornaliere per uso personale, e sullo stato di tossicodipendenza di entrambi. Pertanto non essendo stati mostrati elementi a sostengo del reato di spaccio (il primo giudice aveva ipotizzato, invece, l’acquisto della droga al fine di essere venduta) la sentenza di primo grado è stata annullata perché il fatto non sussiste.

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Avvocato penalista Milano Francesco D'andria

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