Furto aggravato e calcolo del patteggiamento: regole e leggi
Il furto aggravato è disciplinato dall’art. 625 c.p. e prevede che la pena per il fatto previsto dall’art. 624 c.p. (che disciplina il furto semplice) è la reclusione da 2 a 6 anni e della multa da 927 euro a 1.500 euro se ricorrono una o più circostanze (violenza sulle cose o uso di mezzo fraudolento, fatto commesso con destrezza, fatto commesso da persona travisata, ecc.).
Il tal caso il calcolo del patteggiamento, come insegna recente giurisprudenza di legittimità, va operato tenendo conto che il bilanciamento va condotto avendo in considerazione tutte le circostanze del caso concreto.
Ad esempio, Tizio è imputato di furto aggravato perché commesso con destrezza ma rende confessione e risarcisce il danno, quindi la pena finale di mesi 10 di reclusione ed euro 367 di multa, subordinata alla concessione della sospensione condizionale della pena e della non menzione nel casellario giudiziale, sarà così formulata:
- pena base: anni 2 di reclusione ed euro 927 di multa;
- aumentata di 1/3 ad anni 2 mesi 8 di reclusione ed euro 1236 di multa per l’aggravante di cui all’art. 625 n. 4 c.p.;
- ridotta di 1/3 ad anni 1 mesi 9 di reclusione ed euro 824 per le attenuanti generiche di cui all’art. 62 bis c.p.;
- ridotta di 1/3 ad anni 1 mesi 2 di reclusione ed euro 550 per l’attenuante di cui all’art. 62 n. 6 c.p.;
- ridotta di 1/3 per il rito a mesi 10 di reclusione ed euro 367 di multa.
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