Guida in stato di ebbrezza

Ricorso al decreto penale di condanna
Dopo la recente decisione di inasprire le pene legate alla guida in stato di ebbrezza, anche una tranquilla cena a casa di amici può riservare brutte sorprese. Basta un boccale di birra, infatti, a raggiungere le soglie massime consentite. Cosa fare, dunque? I consigli provengono dal buon senso comune che ormai si sprecano: far guidare chi non ha affatto bevuto, utilizzare mezzi pubblici, etc.
Ma cosa succede se, così come capita più spesso, si ci sente pienamente e sinceramente in grado di guidare e si viene fermati per un controllo?
Anzitutto non è assolutamente consigliabile opporsi al test: si commette un illecito penale con arresto da tre mesi a un anno pari alla stessa pena prevista per tasso alcolemico più elevato e la stessa ammenda, oltre alla sospensione della patente da sei mesi a due anni e alla confisca del veicolo.
Tabelle
Con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l scatta l’ammenda da 500 a 2 mila euro e la sospensione della
patente da 3 a 6 mesi (oltre alla decurtazione di 10 punti);
se il tasso è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l, oltre all’ammenda (da 800 a 3.200 euro) e alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno, è previsto anche l’arresto fino a sei mesi.
Con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l le sanzioni sono l’arresto fino a 1 anno, la sospensione della patente fino
a 2 anni, oltre a un’ammenda compresa tra 1.500 e 6 mila euro e alla confisca del veicolo con sentenza di condanna. Per la guida in stato di alterazione di sostanze stupefacenti non esiste una tabella ma un’unica sanzione: sospensione della patente fino a 2 anni e la reclusione da tre e fino a dodici mesi (come per il tasso alcolemico più grave). In caso di incidente stradale le pene raddoppiano ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni; per i conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti a cure mediche l’accertamento è fatto dalle strutture mediche su richiesta della polizia.Cosa si può fare?
Nel caso in cui si ci venisse a trovare in una delle condizioni sopra descritte non c’è che da ridurre al massimo il danno.
Anzitutto verrà formulato un decreto penale di condanna. A questo si può fare ricorso entro 15 giorni dalla notifica.

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Avvocato penalista Milano Francesco D'andria

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