Molti imprenditori vengono accusati ingiustamente del reato di bancarotta fraudolenta. Cioè di essere scappati con la cassa non pagando i creditori.
In questo articolo voglio parlarti di cos’è il reato di bancarotta fraudolenta.
Si tratta, anzitutto, un reato fallimentare e consiste nell’attività dell’imprenditore il quale rappresenta, in maniera ingannevole, il suo dissesto economico al fine di non onorare i debiti contratti con i suoi creditori.
In altre parole: l’imprenditore sta facendo il furbo per non pagare i suoi debiti.
In Italia solo l’imprenditore può fallire e il fallimento discende sempre da una sentenza dichiarativa di fallimento che ha due funzioni:
- accertare l’insolvenza dell’imprenditore (cioè l’imprenditore non riesce più a pagare i suoi debiti).
- Fare in modo che le pretese dei creditori abbiano una adeguata tutela nonostante la criticità della situazione economica del debitore.
C’è da dire che la sentenza dichiarativa di fallimento è la condizione necessaria per la configurazione del reato fallimentare.
Ma facciamo un esempio di bancarotta fraudolenta prefallimentare.
Pensiamo all’imprenditore accusato di aver esposto o riconosciuto passività inesistenti allo scopo di arrecare pregiudizio ai creditori.
Esempio: ho due creditori ai quali devo 100 000€ a testa.
In cassa ho 30 000€.
Se venissi dichiarato fallito oggi perché insolvente accadrebbe che i due creditori si prenderebbero 15 000€ a testa.
Immaginiamo che io voglia cercare di non dare tutti i 30 000€ ai creditori, perciò dichiaro fittiziamente che con due soggetti (debitori fittizi) ho un debito per 200 000€ a testa.
Il risultato è che i 30 000 € che ho in cassa devono essere divisi proquota, perciò ai due creditori fasulli andranno 10 000€ a testa, e ai due creditori reali andranno 5 000€ a testa.
Il che significa che, con la complicità di persone amiche, mi sono messo in tasca euro 10.000.
Sicché: i creditori fasulli risponderanno in concorso con l’imprenditore di bancarotta fraudolenta patrimoniale se sono d’accordo con l’imprenditore.
Ma se quei creditori non fossero fasulli ma reali?
E nonostante tutto l’Accusa, invece, pensasse che siano fasulli? Avremmo un imprenditore accusato di bancarotta e allora dovrai difenderti per dimostrare la tua innocenza.
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Io sono Francesco D’Andria e sono dalla tua Parte.