Si tratta di un reato proprio, cioè che può essere compiuto solo da un pubblico funzionario, ed è disciplinato dall’art 317 c.p. . Esso è infatti caratterizzato dalla partecipazione attiva del pubblico funzionario che prende l’iniziativa nel costringere taluno a promettergli e /o a dargli il prezzo del reato. Ciò che caratterizza la concussione è l’utilizzo da parte del pubblico ufficiale della propria posizione per un tornaconto personale.
Infatti, il reato di concussione viene punito con pene più severe rispetto alla corruzione, anche in considerazione della maggiore lesione dell’immagine della Pubblica Amministrazione.
Ti faccio un esempio pratico, relativo ad una vicenda di cronaca giudiziaria che ha visto protagonista Silvio Berlusconi, il quale dovette rispondere del reato di concussione. Questo reato riguarda l’ormai famosa telefonata effettuata dal Presidente del Consiglio alla Questura di Milano per chiedere il rilascio di Karima El Marough (Ruby), all’epoca minorenne, e ottenere il suo affidamento a Nicole Minetti. Berlusconi avrebbe in questo modo abusato del proprio potere di pubblico ufficiale per ottenere un trattamento di riguardo per Ruby da parte di chi se ne stava occupando in Questura.
Il concussore può agire in due diversi modi: attraverso la costrizione o l’induzione. Nel primo caso il concussore dice alla vittima che se non seguirà le sue richieste potrà subire un male di qualche tipo; nel secondo caso la sopraffazione è più sottile e mira a creare uno stato di soggezione, mediante l’utilizzo di messaggi, linguistici o fattuali, per farti capire che se non saranno assecondate le richieste, si avranno allora degli svantaggi.
La concussione prevede quindi due figure: il concussore, che abusa del proprio potere e colui che viene concusso e che subisce le pressioni. Si tratta di un reato di cooperazione con la vittima ed è proprio il comportamento di quest’ultima a essere determinante affinché si verifichi il reato. Se infatti la vittima non accoglie le richieste e le pressioni del concussore, il reato non sussiste.
Reato di concussione: quale definizione?
Ma quale potrebbe essere la giusta definizione per il reato di concussione?
Reato di corruzione, definizione: concussione dal latino concussio -onis «scossa, eccitamento», riguarda il reato commesso dal pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o delle sue funzioni, costringe (c. violenta) o induce (c. implicita o fraudolenta) taluno a dare o a promettere indebitamente a lui, o a un terzo, denaro/ altra utilità, anche di natura non patrimoniale ed è punito con la reclusione da sei a dodici anni.
La prescrizione per il reato di concussione: quando è prevista
Parlando di prescrizione per il reato di concussione, quando è prevista? Secondo il codice, la prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque un tempo mai inferiore a sei anni se si tratta di delitto e a quattro anni se si tratta di contravvenzione, anche se puniti con la sola pena pecuniaria. In poche parole, per capire quando un reato si prescriverà, sarà necessario far riferimento alla pena massima prevista dalla legge per il reato stesso. La concussione, è punita con la reclusione da sei a dodici anni: si prescriverà, quindi, in dodici anni.
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