Truffa aggravata ai danni di un ente pubblico economico
Truffa Enel: di cosa si tratta? Enel S.p.A. è una multinazionale e uno dei principali operatori che lavorano nei settori dell’energia elettrica e del gas. È nata come ente pubblico nel 1962 e si è trasformata nel 1992 in società per azioni.
Nel 1999, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica in Italia, è stata privatizzata ma lo Stato italiano, tramite il Ministero dell’economia e delle finanze, rimane comunque il principale azionista col 23,6%.
In Italia, il reato di truffa è disciplinato dall’art. 640 c.p. il quale afferma che “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.
La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 1.549:
1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare;
2) se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell’autorità;
2 bis) se il fatto è commesso in presenza della circostanza di cui all’articolo 61, numero 5).
Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un’altra circostanza aggravante“.
Il capoverso dell’art. 640 c.p. ai numeri 1), 2) e 2 bis) disciplina tre circostanze aggravanti che hanno conseguenza un aumento della pena: è prevista la reclusione da uno a cinque anni e una multa da 309 euro a 1.549 euro.
Nel nostro caso, la circostanza aggravante è la truffa a danno dello stato o di un altro ente pubblico – l’Enel, appunto-. Ciò, presuppone che l’ente pubblico economico Enel assuma le vesti di soggetto passivo danneggiato dal reato di truffa. Si precisa che nell’espressione di ente pubblico rientra anche l’ente pubblico economico, nonostante non sia dotato dei poteri della pubblica amministrazione come Enel, Eni e Telecom, i quali sono nati come enti pubblici, ma successivamente privatizzati.
Email truffa Enel Energia: scopriamo di più
Le truffe via email Enel Energia (e tutte queste tipologie) vengono definite “phishing”.
Questo termine, che deriva da fishing, significa “pescare” e si riferisce a quella tecnica con cui il truffatore invia e-mail di massa a tutti gli indirizzi che è riuscito a ottenere, in modo più o meno lecito, con la speranza che almeno qualche destinatario cada nella trappola del truffatore, rispondendo attraverso l’invio di denaro o di dettagli personali.
Anche i clienti di Enel energia, talvolta, si ritrovano ad essere vittime inconsapevoli di tali mail-truffa. Una delle truffe più diffuse riguarda l’invio di false bollette in formato elettronico con l’obiettivo di scoprire alcuni dati personali degli utenti che le ricevono, o di installare un programma dannoso sul loro computer in modo da ottenerne il controllo.
La grafica dell’e-mail truffaldina è molto simile a quella che utilizza Enel per le sue bollette: vengono riportati alcuni dati del cliente, l’indicazione dell’importo da pagare e un invito a cliccare su un tasto per accedere al riepilogo della fattura per i servizi ricevuti.
Ebbene, se si osserva il contenuto del messaggio con attenzione, si scorgono delle incongruenze come il numero cliente, che è inventato, il logo utilizzato nella lettera è ancora quello vecchio, mentre l’azienda lo ha cambiato di recente con una nuova grafica.
Tale reato, non è perseguibile d’ufficio, ma solo tramite la querela del soggetto passivo -in questo caso il cliente Enel- alle autorità competenti.
La querela deve essere esposta in modo chiaro, conciso ed esaustivo al fine di non intralciare le indagini del caso. La querela va presentata entro 90 giorni dall’accaduto.
Truffa in bollette Enel Energia: di cosa si tratta?
Oltre alle varie tipologie di inganni, vi è anche la truffa in Bollette Enel Energia. Nella società odierna il pericolo di truffe on-line è in forte aumento, e ciò è dovuto anche agli strumenti sempre più sofisticati che i truffatori hanno a loro disposizione e allo studio di metodi particolarmente efficaci per tuffare l’ignara vittima che, in buona fede, cade nella trappola del truffatore.
Accade molto spesso che si ricevano, via e-mail, bollette da parte di Enel, in cui vi viene chiesto di regolarizzare una situazione di morosità.
Si tratta dell’ennesima truffa, orchestrata per inserire il virus Cryptolocker. un tipo di malware che cripterà i dati del sistema operativo, per poi richiedere una sorta di riscatto per sbloccare il computer.
È stata Enel stessa a dare l’allarme, in seguito a diverse segnalazioni di e-mail dal contenuto ingannevole.
Anche in questo caso, il reato è perseguibile a querela della persona offesa, la quale deve essere presentata entro i novanta giorni dal fatto. Scopri di più anche sulla truffa processuale, sulla truffa Paypal e sulla truffa Poste Italiane.
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