Il processo penale ha un linguaggio verbale, ma anche uno paraverbale, rappresentato dal linguaggio segreto del corpo.
Se tu, e il difensore che ti rappresenta, conoscete il linguaggio segreto del corpo potrete capire in anticipo se il testimone che ti accusa è un testimone semplicemente inattendibile, oppure… addirittura ostile.
Questo darà un valore aggiunto alla tua difesa che saprà quale strategia e quale tecnica adottare durante il dibattimento.
Immaginiamo di essere in aula di Tribunale. Sei sul banco degli imputati. Il testimone dell’accusa, esaminato dal P.M., rende la sua deposizione.
Non sembra una cattiva persona e non sembra avercela con te.
Mentre il P.M. gli fa le domande, questi sporge le labbra verso l’esterno.
Ogni qual volta risponde si tocca la cintura.
Successivamente, quel testimone, viene contro-esaminato dal tuo difensore. Guarda l’orologio e ad ogni domanda si spazzola il polsino della giacca.
Quando le domande del tuo difensore diventano più incalzanti questi si allarga il colletto della camicia.
Cosa vorrà dire? E che utilità può darti se sai decifrare questi gesti?
Bene, torniamo all’aula di tribunale, al tuo processo immaginario, al nostro teste, e ai gesti che questi stava facendo.
Abbiamo detto che il teste, sentito dal P.M., sporge le labbra in avanti e si mette la mano sulla cintura.
Sporgere le labbra significa ricevere uno stimolo molto positivo. Esso è un gesto adattatore e deriva dall’azione del neonato che succhia il seno della madre.
Mettere la mano sulla cintura significa un’ottima sicurezza in se stessi e un forte senso di autocompiacimento.
Cosa significa tutto questo?
Significa che il teste ti è ostile.
Quando sente le domande del Pubbico Ministero, riceve uno stimolo positivo perché è in sintonia con l’accusa.
Quando parla, mette la mano sulla cintura perché, con sicurezza ed autocompiacimento, vuole dimostrare al P.M. di essere sicuro di quello che dice.
Abbiamo detto anche che, successivamente, il teste viene contro esaminato dal tuo difensore e compie questi gesti:
guarda l’orologio; si spazzola la giacca; si allenta il collo della camicia.
Significa che le domande del difensore non sono gradite.
Guardare l’orologio esprime il desiderio di scappare via in quanto il momento genera fastidio o disturbo.
Spazzolare la giacca esprime disaccordo o disappunto.
Allentare il collo della camicia significa senso di soffocamento.
Di fronte a questi gesti si comprende che il teste, esaminato dalla Difesa, assume atteggiamenti che significano fastidio e disappunto.
Sicuramente il teste potrà parlare con garbo, facendo finta di essere collaborativo anche con la difesa, ma i gesti lo tradiranno.
È per questo che quel teste ti è contro, e il difensore, avendo padronanza del linguaggio segreto del corpo, dovrà in un batter d’occhio prendere le contromisure contro quel teste ostile.
Qualcuno ha detto: si può mentire con le parole, ma non con il corpo.
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Se vuoi espormi il tuo caso giudiziario chiamami, oppure scrivimi e sarò pronto ad ascoltarti e ad aiutarti…perché…
Io sono Francesco D’Andria e sono dalla tua Parte.