In questo articolo parliamo della strategia Difensiva, ossia come ideare, pianificare ed eseguire la Tua Difesa per scendere in campo e cercare di vincere la guerra del processo penale.
Una premessa è d’obbligo. Potrai dirmi: ma io non faccio l’avvocato, pago un Difensore e deve lui togliermi le castagne dal fuoco. Sbagliato.
La strategia Difensiva non la pone in essere soltanto il Tuo Difensore perché egli necessita della tua collaborazione, del tuo apporto conoscitivo. Quindi: Tu sei colui che dà l’idea, poi il Difensore redigerà la sceneggiatura (farà lo sceneggiatore) ed eseguirà il film (regista). Ciò significa che tu, checché se ne pensi, non sei estraneo all’elaborazione della strategia difensiva.
La strategia Difensiva si fonda su tre elementi:
- Ideazione
- Pianificazione
- Esecuzione.
Ideazione.
La fase ideativa comporta la fissazione dell’obiettivo da raggiungere. Ovvero ci dà la visione di quello che vogliamo ottenere. Quale obiettivo vogliamo ottenere?
È chiaro che questa valutazione deve essere compiuta non giocando con la monetina a testa o croce ma attraverso una valutazione degli atti processuali e delle informazioni che tu assistito darai al Tuo difensore di fiducia. Questa fase è molto importante perché qui tu dovrai dare il massimo contributo al tuo Difensore, ossia dovrai portargli sul tavolo tutte le informazioni della vicenda processuale che ti vede protagonista. Solo così io come Difensore ti potrò consigliare se gli elementi che riposano sulla scrivania sono a noi favorevoli o sfavorevoli e solo così ci potrà essere, in maniera razionale e ponderata, una corretta individuazione dell’obiettivo. Ergo, qual è l’obiettivo? Giocare per vincere o per pareggiare?
L’obiettivo, dunque, deve essere fissato studiando gli elementi processuali, i punti di forza e di debolezza dell’avversario, mantenendo la consapevolezza dei propri limiti ma anche la fiducia nelle proprie potenzialità.
Pianificazione.
Superata la fase ideativa, fissato l’obiettivo, il Tuo Difensore dovrà pianificare. Se io so che la persona offesa ha formulato una falsa accusa contro il mio assistito al fine di ottenere un lauto risarcimento del danno allora la pianificazione della mia Difesa dovrà concentrarsi sul controesaminare i testimoni dell’accusa in maniera distruttiva e produrre documenti che smentiscano ciò che loro affermano in dibattimento.
Esecuzione.
Qualcuno ha detto: l’idea è niente; l’esecuzione è tutto.
Quante volte avete sentito da un amico, un parente, un conoscente, una grande idea che però è rimasta tale. Magari aveva anche delle chance di successo ma è rimasta nel cassetto. Questo principio è applicabile anche al processo penale. Possiamo fissare grandi obiettivi, grandi pianificazioni, ma ciò che conta nel processo penale, come nella vita, è l’esecuzione del disegno strategico.
Dobbiamo eseguire bene il controesame, la richiesta di documenti, portare avanti con chiarezza e coerenza la nostra strategia difensiva. Chiaramente tutto potrebbe cambiare perché un teste potrebbe rispondere come non ci aspettavamo, il Giudice potrebbe non ammetterci dei testimoni oppure dei documenti, insomma le cose potrebbero andare diversamente da come avevamo previsto. Nell’Amleto Shekspire scriveva: “I nostri piani e la nostra sorte seguono strade così diverse che ogni nostro pensiero ne viene sconvolto”. Questo non vuol dire che dobbiamo essere fatalisti ed accettare il destino supinamente ma invece dobbiamo essere pronti, dinamici, reattivi. Significa essere bravi a cambiare in corso d’opera l’esecuzione, ma sempre in maniera coerente con l’obiettivo e la pianificazione che ci siamo dati.
Quindi era un teste intrinsecamente inattendibile. Come scrive Sun Zun: “Nessuna arte è più difficile dello scontro sul campo”. Per questo occorre lavorare per definire una strategia difensiva che sia la torcia che ti faccia uscire dalla selva del processo penale.
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