L’importanza della consulenza legale

Iniziereste una scalata senza equipaggiamento? Vi fareste operare senza essere stati visitati? Guidereste di notte a fari spenti? Il processo è come un viaggio: non si può partire senza conoscere la destinazione, senza una mappa, senza un itinerario preciso. Come in un combattimento, non si può sperare di avere successo senza conoscere l’avversario, con i suoi punti di forza e il suo tallone d’Achille.

Internet e manuali non bastano ad inquadrare con esattezza il proprio caso. Il diritto non è una scienza esatta, non ci si può accontentare di soluzioni generali, che hanno riguardato casi simili. Occorre il parere di un esperto, che sappia valutare e dare il giusto peso a tutte le variabili che rendono unica e irripetibile ogni storia.

La consulenza legale è quindi il primo, irrinunciabile passo da compiere per ottenere adeguata cura dei propri interessi.

Innumerevoli sono i dubbi che si affollano nella mente di chi decide di avvalersi degli ingranaggi, apparentemente complicatissimi, che compongono la macchina della giustizia. Quanto mi costerà? Quanto tempo ci vorrà? Quante possibilità ho di vincere? Cosa posso ottenere? Qual è la strategia migliore?

Un avvocato esperto nel ramo di diritto in cui la propria vicenda si inserisce, dispone di due armi molto efficaci: preparazione ed esperienza. Saprà analizzare il singolo caso, confrontarlo con casi già trattati riflettendo su affinità e differenze, prognosticarne i possibili esiti giuridici.

L’INCONTRO DI CONSULENZA HA UNO SCOPO CHIARIFICATORE: PUÒ ILLUMINARE L’ITINERARIO DEL PROCEDIMENTO DA ISTAURARE O, AL CONTRARIO, RISOLVERE IN VIA DEFINITIVA DUBBI E PERPLESSITÀ DEL CLIENTE.

L’avvocato, appresa la vicenda, saprà metterne a nudo potenzialità e crepe sotto il profilo legale. Il cliente così, portato a conoscenza dell’esatto inquadramento giuridico della sua storia, potrà decidere con consapevolezza se iniziare il procedimento o rinunciarvi.

La consulenza legale non può essere gratuita, in quanto il Codice Deontologico Forense prevede specificamente che l’avvocato debba essere retribuito per l’attività professionale prestata.

Ovviamente tale corresponsione, non solo deve rispettare i limiti delle tariffe professionali forensi, ma, qualora il cliente decida di iniziare effettivamente un procedimento avvalendosi dell’assistenza legale dell’avvocato al quale si è rivolto per fini di consulenza, viene detratta dalle spese legali complessive.

PER ASSICURARE LA MASSIMA TRASPARENZA, al momento della fissazione

dell’appuntamento, LO STUDIO LEGALE COMUNICA AL CLIENTE IL COSTO DELLA CONSULENZA.

Se è vero che il diritto è un mare magnum, se non si vuole perdere la rotta, NON SI PUÒ COMINCIARE IL VIAGGIO SENZA UN BUON TIMONIERE.

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Avvocato penalista Milano Francesco D'andria

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